Sa tu dîrgha-kâla-nairantarya-satkârâse vito drdha-bhûmih
Esso (l'abhyâsa) diviene fermamente fondato quando lo si prosegue per lungo tempo, senza interruzione e con devozione reverente
Nella nostra vita, ogni impresa, ogni compito che si intraprende comporta uno sforzo e più l'obiettivo è elevato più il suo raggiungimento necessita di serietà e dedizione: una volta fatta propria la decisione di seguire una via che coinvolge tutto il nostro essere, come lo yoga, il risultato dipende, come afferma il presente sûtra, anche dalla continuità del nostro impegno.
Lo yoga è un risveglio all'intensità della vita; è un offrirsi senza riserve a quel Mistero, della cui profondità all'inizio non abbiamo alcuna idea. Occorre però accostarsi alla ricerca con sentimenti sconosciuti al mondo d'oggi:
- umiltà , che viene spesso scambiata per umiliazione a causa della presunzione del nostro ego, della sua volontà di comprendere tutto; dobbiamo invece fare tabula rasa di quello che crediamo di sapere e accostarci con questo sentimento ai testi sacri e a chi ha intrapreso questa via prima di noi ed è in grado di testimoniarla;
- devozione, che è rispetto e dedizione: una conquista da confermare ogni giorno per evitare le trappole dell'ambizione e dell'orgoglio;
- reverenza, che è apertura alla sacralità del percorso a cui ci accostiamo, perchè grazie allo yoga si cerca di vivere il Mistero della vita.
Secondo Vivekananda «In ogni uomo c'è già il progresso e il potere» e si può aggiungere che la possibilità di manifestare queste caratteristiche dipende dall'impegno, dallo sforzo sempre presente.
Quando Patañjali parla di «arresto delle funzioni mentali», allude alla possibilità di placare il vortice della mente affinché questa non sia più padrona della nostra vita. Questo processo comporta la realizzazione di ciò che in noi, in tutti noi, è ancora in forma embrionale ed è accompagnato, come conferma, da un senso di libertà e di pace, da una maggiore padronanza di noi stessi.
Il fallimento può manifestarsi solo se è assente la perseveranza, nel qual caso l'irrequietezza della mente riprende il predominio. Nel lungo viaggio alla riscoperta di noi stessi, se sono presenti perseveranza e sforzo, possiamo lasciar cadere le negatività che causano sofferenze a noi e gli altri, sostituendole con il coraggio e la determinazione.
Lo sforzo diventa così scelta etica e si tramuta in gioia di conoscere ciò che abbiamo sempre voluto. di MP
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